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Fotografie Vintage degli Archivi NASA
Prodotta da BDC, realizzata in collaborazione con Photology

17 Ottobre – 24 Novembre 2019
Borgo Delle Colonne 28, Parma
nell’ambito di COLORNOPHOTOLIFE

Doppia Inaugurazione:
Giovedì 17 Ottobre dalle 20:00:
* Vernissage con i curatori, musica Jazz *

Sabato 19 Ottobre dalle 21:00:
* Performance Holy Beams di Giuseppe Acito *
* DJ set di DJ Rocca *

L’esposizione celebra i 50 anni dello sbarco lunare di Neil Armstrong e soci con 170 fotografie vintage degli archivi NASA relative ai primissimi lanci e training (1950 – 1966) e alle missioni dei programmi Mercury (1960 – 1963), Gemini (1964 – 1966) e Apollo (1966 – 1972), oltre a 2 roadbook di Apollo 13 e Apollo 15.

BDC49 – The Bright Side of the Moon apre uno scorcio interplanetario portando a Parma un frammento del ruolo della fotografia nel programma spaziale americano degli anni ’60 e ’70, parte integrante del proposito scientifico delle missioni ma anche strumento indispensabile per cogliere e mostrare a tutti un momento capitale nella storia del mondo, fuori dal mondo. Non è eccessivo considerare la fotografia come un elemento chiave nell’operazione mediatica che gli istituti della NASA realizzarono al fine di catturare l’attenzione del pubblico e risvegliare un sentimento collettivo di partecipazione al piano di esplorazione dello spazio. Gli scatti qui esposti, presentati nei più grandi musei del mondo e attualmente in mostra al MET di New York (fino al 22 settembre), sono gli stessi originariamente usati dalla NASA sia come oggetto di studio e approfondimento scientifico, sia come documentazione ufficiale da sottoporre agli investitori, oltre che ovviamente per scopi pubblicitari e di divulgazione.

La collezione privata include nel complesso un numero impressionante di fotografie prodotte dalla NASA dall’inizio del programma Mercury. L’autenticità degli scatti è comprovata non solo dalla tipologia di pellicola scelta e dal carattere fotografico usato, ma anche avvalorata dal timbro dell’ente spaziale. In bianco e nero o a colori, queste fotografie sono tutte testimonianze dal pregio inestimabile: le prime erano, infatti, normalmente prodotte durante il periodo di training precedente l’operazione spaziale, mentre quelle a colori furono scattate nella fase del lancio e della missione. Oltre a vantare un indiscutibile valore scientifico, storico e culturale, questi scatti possiedono un’intrinseca e intramontabile qualità artistica che documenta la bellezza della Terra e degli altri oggetti celesti, catturando allo stesso tempo il coraggio e l’audacia dello spirito umano.

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