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MARINA CANEVE. A TERRA TRA GLI ANIMALI 

Opening giovedì 10 ottobre

A cura di Daniele De Luigi 
Presso Colonne28, Borgo delle Colonne28, Parma

Prodotta da Fondazione AGO

In collaborazione con BDC – Bonanni Del Rio Catalog

Orari: 

giovedì 10 ottobre: 20.30-24.00

venerdì 11 ottobre: 16.30-24.00, durante gli eventi del Festival Fragile

sabato 12, domenica 13 ottobre: 10.00-24.00, durante gli eventi del Festival Fragile

venerdì 18 ottobre; 15.30-19.30

sabato 19, domenica 20 ottobre: 11.00-13.00 e 15.30-19.30


Ingresso gratuito 

 

Fondazione AGO Modena, in collaborazione con BDC – Bonanni Del Rio Catalog, presenta a Parma nello spazio Colonne28, in occasione di Fragile, il festival dedicato ad arti e discipline sostenibili, la mostra Marina Caneve. A terra tra gli animali a cura di Daniele De Luigi. Il progetto è stato sostenuto dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito della dodicesima edizione dell’Italian Council. La mostra inaugura al pubblico giovedì 10 ottobre alle 18.30 e sarà visitabile fino a domenica 20 ottobre.

Con A terra tra gli animali, Marina Caneve esplora le ambiguità insite nel ruolo di dominio che l’uomo esercita sulla natura e le tensioni che emergono dalla sua relazione con gli altri animali. A partire da uno studio analitico del progetto Natura 2000, la rete di corridoi ecologici promossi dall’Unione Europea per preservare la biodiversità, l’artista mette in atto una connessione visiva tra le infrastrutture di collegamento per la fauna selvatica, i video generati dai sistemi di monitoraggio e il paesaggio delle riserve naturali, toccando temi chiave come migrazione e libertà di movimento, i diritti degli animali non umani, la conservazione degli ecosistemi e, in ultima analisi, la possibilità di ripensare il ruolo dell’essere umano nel mondo. Il titolo del progetto è tratto da una delle lettere scritte a Felice Bauer da Franz Kafka, di cui ricorre quest’anno il centenario della morte. 

Un’ampia serie di fotografie a colori è dedicata al paesaggio delle riserve naturali, con particolare attenzione alla presenza animale, alle barriere e ai sistemi di monitoraggio dei flussi. Parallelamente, a partire dalla ricerca teorica sviluppata dall’autrice sui temi evocati dallo studio dell’infrastruttura, l’artista presenta una serie di fotografie come risposta alle ricerche culturali, tecniche e sociali sui temi delle infrastrutture, il design, gli animali e la loro rappresentazione, le politiche, la libertà di movimento e la preservazione della biodiversità. La ricerca visiva comprende architetture costruite dagli animali come i termitai.  

Tra le infrastrutture più importanti della rete ci sono i ponti, che facilitano la fauna nel superamento delle barriere architettoniche: le recinzioni dirigono i percorsi degli animali e le camere di monitoraggio ne tracciano i movimenti, mettendone in dubbio l’effettiva libertà. I ponti sono stati fotografati sul campo da Marina Caneve in diversi paesi UE: Paesi Bassi, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Germania, Belgio, Slovenia, Ungheria, Romania, Danimarca, Grecia, Spagna, Italia. Le immagini in bianco e nero richiamano l’idea di documento e di tipologia architettonica, evocando l’idea di infrastruttura per “riportare ordine cosmico”, ispirandosi al Monumento Continuo di Superstudio. 

Il progetto è stato promosso e realizzato da FMAV Fondazione Modena Arti Visive ora Fondazione AGO, in partnership con UGM – Maribor Art Gallery, dove è stato esposto nell’ambito di EKO 9 Triennial of Art and Environment, e in collaborazione con numerosi partner culturali internazionali: CAP Centre d’Art di Saint-Fons, FOMU Foto Museum Anversa, FOTODOK Utrecht, Triennale Milano. A terra tra gli animali è stato sviluppato anche grazie alla partnership scientifica e culturale con la Foundation for Biodiversity Research di Parigi. FMAV ha esposto il progetto a Modena tra giugno e ottobre 2024. 

Il progetto è diventato anche un libro edito da Fw:Books di Amsterdam, realizzato in collaborazione con il noto graphic designer Hans Gremmen. Tra gli sponsor tecnici anche Ghella, la più antica azienda italiana di grandi infrastrutture nata nel 1867 e attiva in tutto il mondo, specializzata in scavi in sotterraneo. 

Tutte le opere in mostra fanno parte della Collezione Galleria Civica del Comune di Modena, gestita da Fondazione AGO.
 

Italian Council è un progetto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nato nel 2017 con il preciso compito di promuovere la produzione, la conoscenza e la diffusione della creazione contemporanea italiana all’estero. 
 
Marina Caneve (1988) sviluppa progetti artistici attraverso la contaminazione di fotografia e ricerca. Nella sua pratica è centrale la stratificazione tra discipline e linguaggi e i suoi progetti nascono prevalentemente dalla messa in discussione delle narrazioni stereotipate e frontali. Attualmente si sta concentrando sull’idea di ecosistemi sia ambientali sia culturali.

Nel 2023 Caneve è vincitrice della dodicesima edizione di Italian Council con il progetto On the ground among the animals, promosso da FMAV Fondazione Modena Arti Visive in partnership con UGM – Umetnostna Galerija Maribor. Con ‘Are they rocks or clouds?’ ha vinto numerosi premi, tra cui Giovane Fotografia Italiana (ora premio Luigi Ghirri), il Dummy Award a Cortona On The Move, il premio Bastianelli per il miglior libro fotografico italiano ed è stata nominata per il Prix du livre des Rencontres d’Arles. É stata anche finalista del C/O Berlin Talent Award (2021) e del Premio Gabriele Basilico (2020). Il lavoro di Marina Caneve è stato esposto in istituzioni nazionali e internazionali tra cui il MAXXI a Roma, Fotohof a Salisburgo, l’Institut Néerlandais a Parigi e La Triennale di Milano e fa parte di collezioni di istituzioni tra cui il Museo MAXXI, l’ICCD, il MUFOCO e il Museo Nazionale della Montagna. Ha realizzato campagne fotografiche tra le quali Atlante Sapienza 22, MAXXI; Italia Inclusiva, MAECI; Tredici sguardi sui Musei Lombardia, Direzione Musei Lombardia; Atlante Architettura Contemporanea, MiC e Mufoco; Unesco, ICCD; Marghera on stage, Padiglione Venezia, La Biennale di Venezia. Dal 2013 è co-curatrice del progetto CALAMITA/À, una piattaforma di indagine interdisciplinare che esplora il tema della catastrofe a partire dal caso studio del Vajont. Nel 2023 il progetto è risultato vincitore di Strategia Fotografia. È tra gli artisti invitati da CAMERA Torino al progetto europeo FUTURES. 

Tra le principali pubblicazioni Are they Rocks or Clouds? (Fw:Books), Di roccia, fuochi e avventure sotterranee (Quodlibet), La valle tra le cime e le stelle (Quodlibet), La forma dell’acqua svanisce nell’acqua (A+M). Caneve combina la sua ricerca artistica con l’insegnamento; dal 2019 è docente presso il Master IUAV in Photography e Spazio Labo’, oltre a curare workshop per diverse istituzioni.

BDC81 - Marina caneve, a terra tra gli animali
BDC81 - Marina caneve, a terra tra gli animali
BDC81 - Marina caneve, a terra tra gli animali
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BDC81 - Marina caneve, a terra tra gli animali
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